Il movimento umano finalizzato,
ovvero la capacità di interazione motoria con l'ambiente naturale
o urbanizzato, è reso possibile dalla serie di funzioni nervose
e processi che precedono organizzano e seguono il movimento stesso.
I processi mentali sono quindi quell'insieme
di funzioni che il cervello umano ed il sistema nervoso realizzano per:
raccogliere informazioni dall'ambiente;
analizzare e confrontare l'informazione in entrata;
finalizzare e progettare la risposta;
programmare la sequenza motoria e controllarne
l'esecuzione;
valutare il risultato dell'azione.
Strutture altamente specializzate e funzioni
si possono suddividere nelle seguenti componenti strutturali:
sistema sensoriale, esterocettivo e propriocettivo,
che raccoglie informazioni dall'ambiente esterno, con il quale l'individuo
deve interagire, e dall'interno del corpo;
le memorie, componenti preposte alla
conservazione dell'informazione, consentono il riconoscimento del segnale
di entrata;
il sistema di risposta, che provvede
alla scelta, alla programmazione della risposta e, ove necessario, alla
correzione della stessa;
il sistema di controllo, che provvede
a tutte le operazioni necessarie affinché ogni fase prevista si
svolga correttamente, sulla base della situazione e dello scopo fissato;
l'effettore: va menzionato in quanto
ha la funzione di realizzare il movimento, nello spazio e nel tempo, ma
soprattutto perché dallo stesso scaturiscono le informazioni cosiddette
'di ritorno' (feedback), che vengono utilizzate per il controllo
del movimento stesso.
Tuttavia il sistema nel suo complesso presenta
dei limiti nella capacità di elaborazione dell'informazione senso-percettiva
e senso-motoria. Per questo motivo è necessario che sia presa in
esame solo quella realmente significativa per i processi da svolgere. A
ciò provvede l'attenzione, che determina sia le condizioni
di entrata dell'informazione (selezione), sia le modalità di elaborazione.
In conseguenza di ciò, l'attenzione è insieme un filtro e
un regolatore e come tale ha le seguenti caratteristiche:
limitata capacità;
è di portata variabile;
opera in modo selettivo.
Ciò determina sostanzialmente due limiti:
uno di capacità di trattare tutta l'informazione disponibile, l'altro
di durata nel tempo.
Il nostro cervello è in grado di trattare
solo una quantità limitata di informazione, pertanto viene operata
una selezione indirizzando le risorse verso ciò che è
ritenuto significativo, tralasciando ciò che non è essenziale
per i processi decisionali. Ecco quindi un modo di operare selettivo.
La durata, ovvero la capacità di operare
nel tempo, è a sua volta limitata. Infatti si tratta di un meccanismo
che opera con costi energetici (nervosi) molto alti; conseguentemente la
durata nel tempo della sua massima capacità operativa è limitata
a qualche decina di minuti, dopo i quali è necessario alleggerire
l'impegno o recuperare.
Tutti questi processi, sinteticamente trattati,
sono condizione essenziale della capacità di interagire con l'ambiente,
di apprendere, di modificare e di evolvere il comportamento individuale
in tutte le sue dimensioni ed espressioni.